Friedrich Merz rilancia il formato di Weimar con Francia e Polonia per un’Europa più forte e indipendente dagli USA.
L’Europa è a un bivio. Mentre gli equilibri globali si spostano verso l’Asia e il Pacifico, il vecchio continente si trova a fronteggiare nuove sfide geopolitiche. In questo contesto, la Germania torna protagonista sotto la guida di Friedrich Merz, leader della CDU e probabile prossimo cancelliere. La sua visione? Un’Europa più forte, coesa e autonoma, capace di affermare la propria voce senza dipendere dagli Stati Uniti.
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Il ritorno del formato di Weimar: un asse strategico
Al centro della strategia di Merz c’è il rilancio del formato di Weimar, un’intesa trilaterale tra Germania, Francia e Polonia nata negli anni ’90 per favorire la cooperazione europea. Questo formato, rimasto in secondo piano negli ultimi anni, torna ora come pilastro della politica estera tedesca.
La scelta non è casuale. La Francia, nonostante le sue fragilità politiche interne, resta il partner naturale per Berlino, soprattutto in materia di difesa e politica industriale. La Polonia, invece, rappresenta il baluardo orientale dell’UE, direttamente esposto alla pressione russa. Rafforzare questo triangolo significa creare un blocco compatto capace di affrontare le sfide comuni, dalla sicurezza energetica alla difesa.
L’avviso a Washington e l’invito a Netanyahu
La volontà di Merz di emancipare l’Europa dagli Stati Uniti è chiara. «La mia assoluta priorità sarà quella di rafforzare l’Europa il più velocemente possibile, in modo da poter raggiungere passo dopo passo l’indipendenza dagli Stati Uniti», ha dichiarato, sottolineando come la politica isolazionista di Trump abbia reso indispensabile una difesa autonoma del continente. «Non avrei mai creduto di dover dire pubblicamente una cosa del genere, ma dopo le ultime dichiarazioni di Trump è chiaro che gli americani, o almeno questa parte degli americani, quest’amministrazione, sono sostanzialmente indifferenti al destino dell’Europa».
Ma c’è un altro fronte su cui il nuovo corso tedesco si fa sentire: il Medio Oriente. In un gesto simbolico, Merz ha invitato il premier israeliano Benjamin Netanyahu a Berlino, ignorando il mandato di arresto emesso dalla Corte penale internazionale. Un chiaro messaggio di supporto a Israele che sottolinea la volontà tedesca di non piegarsi alle pressioni internazionali.
La notizia chiave? Il rilancio del formato di Weimar non è solo un progetto diplomatico, ma la base per un’Europa finalmente padrona del proprio destino, capace di difendere i propri interessi senza dipendere da altri. «La mia vera e assoluta priorità adesso è quella di creare l’unità dell’Europa», ha concluso Merz.